La Morte… amica o nemica?

yoga ritiro morte capodanno

yoga ritiro morte capodannoQuando pensiamo alla morte solitamente, o almeno nella nostra civiltà moderna, sorgono nella mente immagini e significati negativi, sgradevoli o indesiderabili. Questo perchè la definizione scientifica di “morte” comunemente accettata è più o meno la seguente:

“La morte è la cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli “organismi viventi”. Si riferisce ad una condizione permanente ed irreversibile. Con la morte quindi termina l’esistenza di un essere vivente o più ampiamente di un sistema funzionalmente organizzato.”

Ma il significato della parola morte dovrebbe essere definito solo dopo aver ragionato approfonditamente sul significato dell vita! E magari tenendo in considerazione l’esperienza accumulata dall’uomo nel corso della storia e nelle varie culture. Vediamo brevemente come la vita viene intesa in Oriente:

Secondo la filosofia dello Yoga la vita è solo un frammento, un capitolo di qualcosa di più grande che possiamo definire Esistenza. Una singola vita umana sta all’intera Esistenza dell’Essere (spirito, essenza) come un singolo sogno sta all’intera vita di un umano.

La vita quindi può essere considerata come un sogno, un’esperienza generata nel contesto di Maya (L’illusione) che rende possibile percepire l’intero Universo come un’esperienza così concreta da offrire infinite opportunità per il cambiamento e l’evoluzione dell’Essere.

Alla luce di questo punto di vista rispetto alla vita Essere Umano significa trovarsi in una fase dell’Esistenza che come un sogno ci fa credere di vivere un’esperienza reale che ha il potere di regalarci sensazioni, emozioni e opportunità per consapevolizzare gradualmente la nostra vera natura spirituale.

In quest’ottica quindi la morte è solo un momento di passaggio, un risveglio dal sogno della vita che, se vissuto consapevolmente, può farci evolvere enormemente.

A questo punto è importante considerare che siccome non ci ricordiamo le esperienze precedenti la nascita della vita in cui siamo attualmente coinvolti e identificati, è normale temere la morte come la possibile fine di tutto. Ma è altrettanto importante considerare il fatto che …

La morte è l’unica certezza che abbiamo!

museo cappuccini 4San Francesco ritratto mentre medita sulla mortePer questo in tutte le culture spirituali, i sentieri proposti dai Maestri del passato, prima o poi ci portano ad un punto in cui diviene importante confrontarsi con questa verità: prima o dopo la morte arriva per tutti, meglio prepararsi ad accoglierla!

Seguendo gli antichi insegnamenti al riguardo possiamo iniziare a guardarla come una cosa positiva, sacra e prepararci serenamente a viverla come un passaggio verso qualcosa di più grande.

In alcune tradizioni viene dato così tanto valore a questo aspetto che l’intera vita del praticante spirituale diviene una preparazione consapevole alla morte. Basta pensare ai famosi trattati sulla morte e sulla vita nell’aldilà che sono giunti a noi da culture come quella tibetana o quella egiziana.

In verità fin dalle origini della storia l’uomo si è confrontato con questa realtà cercando di comprendere il senso profondo della morte e ne abbiamo le prove quando avvicinandoci ai culti animisti o alle tradizioni sciamaniche dei vari popoli scopriamo che sono ricche di cerimonie o rituali in cui gli iniziati imparano a confrontarsi con questa realtà positivamente.

aghori human skullUn Aghori, particolare asceta della tradizione tantricaE il Tantra, cultura antichissima dalla quale ha preso vita lo Yoga, è forse quella in cui troviamo più spunti al riguardo. Secondo questa cultura la morte è un passaggio importantissimo e se la vita viene vissuta consapevolmente questo passaggio può portare un risveglio capace di liberare efficacemente dal ciclo delle rinascite (samsara).

Superare la paura per liberare l’Amore

Ma la cosa forse più interessante, indipendentemente dal fatto che abbiamo accolto o meno nel nostro sistema di pensiero i concetti orientali di karma e samsara, è che la nostra mente nel suo profondo sa già molto chiaramente che prima o poi la morte arriverà inesorabile.

Questo porta ad avere una sorta di paura innata nei suoi confronti. Tutti nasciamo con la paura della morte! E questa paura è strettamente legata all’istinto di conserrvazione che ci permette di ritardarla il più possibile tenendoci lontani istintivamente dai possibili pericoli.

Da questa paura/istinto nascono poi tutte le altre paure (paure sociali, affettive, fisiche, ecc.) seguendo percorsi mentali che possiamo rintracciare nelle funzioni più nascoste delle vritti dei chakra (agitazioni o propensità della mente rappresentate dai petali dei fiori di loto che li rappresentano).

Con lo Yoga, la Meditazione e alcune pratiche tantriche possiamo imparare a relazionarci con questa paura innata e superarla liberando un immenso potenziale che può essere investito nella vita di tutti i giorni.

tibetan skeleton dancersDanza tibetana degli scheletriSecondo il Tantra la paura è il vero opposto dell’Amore: non siamo in grado di amare o ricevere amore incondizionatamente fin tanto che conserviamo anche solo un briciolo di paura nella nostra mente. Sradicare la paura della morte consapevolmente quindi è un modo diretto, profondo e coraggioso di affrontare il problema alla radice ed evolversi velocemente verso un’esistenza più consapevole, libera a illuminata dalla capacità di amare senza condizioni.

Ci può volere un’intera vita a sradicare questa paura atavica e quindi … per una persona in cammino, un ricercatore o praticante spirituale, dovrebbe essere una priorità lavorare su questo limite importante da subito.

Un aiuto, uno spunto di riflessione per iniziare questo lavoro, ci viene da alcune importanti considerazioni riguardo alla morte offerte dagli sciamani del Sud America. Ecco per esempio alcune citazioni tratte dagli insegnamenti di Don Juan Matus (tratte dai libri di C. Castaneda)


“Come ci si può sentire tanto importanti quando sappiamo che la morte ci da la caccia?”

“Devi chiedere consiglio alla morte e sbarazzarti delle maledette meschinerie proprie degli uomini che vivono come se la morte non dovesse mai toccarli.”

“La morte è l’unica saggia consigliera che abbiamo. Ogni volta che senti, come fai sempre, che tutto va male e stai per essere annientato, rivolgiti alla tua morte e chiedile se è proprio così. Lei ti dirà che stai sbagliando , che in realtà niente conta al di fuori del suo tocco. La morte ti dirà “non ti ho ancora toccato”.

“Tu ti senti immortale, e le decisioni di un uomo immortale possono essere cancellate o rimpiante o dubitate. In un mondo in cui la morte è il cacciatore, non c’è tempo per rimpianti o dubbi. C’è solo il tempo per le decisioni.”


Una volta riconsiderato il suo significato e superata la sua paura, la consapevolezza della morte diventa una presenza positiva nella mente di un praticante spirituale che vuole dare maggiore valore ad ogni momento della sua vita.

Se l’argomento ti affascina prendi in considerazione la possibilità di approfondirlo nel ritiro di capodanno che abbiamo organizzato per usare gli strumenti dello Yoga e della Meditazione al fine di consapevolizzare e affrontare serenamente la paura della morte.

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