Quale Saluto al Sole?

Il Saluto al Sole (Surya Namaskar) è una sequenza di asana che può essere eseguita in modi molto diversi a seconda dello stile o del metodo in cui viene adottata.
L’origine di questa pratica sembra essere legata alle prostrazioni rituali che i bramini (sacerdoti) praticavano fin dall’antichità durante i rituali nei templi.
Non ci sono infatti tracce nei manuali antichi dello yoga di una sequenza precisa di asana denominata saluto al sole mentre è noto che questa pratica fosse adottata come una forma di saluto devozionale al sole (simbolo della vita e della coscienza divina) che eseguito con particolari mantra e mudra all’alba permetteva di iniziare la giornata con … il piede giusto 🙂
Dal Rig Veda: “Il Sole è lo Spirito degli esseri animati e inanimati”
In seguito e soprattutto quando lo Yoga ha iniziato ad incontrare l’occidente, si sono sviluppate molte varianti di questa pratica. Oggi troviamo svariate versioni con asana diverse, diversi modi di respirare, diversi ritmi.
I movimenti di transizione da un’asana all’altra sono comunque sempre sincronizzati con il respiro e questo permette di ottenere notevoli benefici.
Proprio per questo nell’approccio di Anukalana il saluto al sole viene eseguito con un modo di respirare molto particolare che rende ancora più naturale la transizione da un’asana all’altra dando il tempo alle varie catene miofasciali di aprirsi e allungarsi in un modo speciale.
Nato per l’esigenza di adattare questa pratica ai bisogni del mio corpo, questo modo di praticare il saluto al sole sta incontrando in modo esponenziale l’entusiasmo di molte persone che avvicinatesi all’approccio di Anukalana stanno apprezzando questo modo naturale e profondo di praticare lo Yoga.
Partendo dalla sequenza più diffusa (potremo forse dire tradizionale) del Surya Namaskar è possibile, grazie ad alcune variazioni sul respiro e sul movimento, sviluppare una pratica che gradualmente diviene sempre più intensa rispondendo al bisogno soggettivo di ogni individuo.
Alcune persone sentono il bisogno di scioglieri altre sentono proprio il bisogno di scaldarsi, ecc. Questò è normale in quanto non siamo tutti uguali e il modo in cui per esempio una persona di tipo Vata (costituzione ayurvedica) può trarre beneficio dallo yoga è sicuramente diverso da quello relativo ad una persona di tipo Pita o Kapha.
Ecco quindi una pratica che può adattarsi alle varie esigenze preparando il corpo e la mente alla pratica delle asana.
Se ami il saluto al sole resta sintonizzato/a perchè stiamo lavorando per realizzare un video che illustra come affrontare il Surya Namaskar con questo approccio centrato sulla persona.
Nel frattempo il mio suggerimento è di non fermarti ad un solo modo di praticare: prova a sperimentare altre forme di saluto al sole rispetto a quella che hai memorizzato. Questo rende il corpo più intelligente. cambiare ogni tanto aiuta a sviluppare nuove sinapsi e nuove capacità di coordinazione psico motoria. Ogni variante del saluto al sole ha la sua ragione di essere, prova a praticaren diverse per dare un orizzonte aperto alla tua pratica e per scoprire quale funziona meglio sulla tua costituzione psicofisica.
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